La dedicazione di una Chiesa � una grande festa per il Popolo di Dio. Lo storico della Chiesa lo ha registrato fin dal principio: "Insieme, uomini e donne di ogni et�, con tutte le energie della mente, ilari nello spirito e nell'anima, glorificavano Dio, autore di ogni bene, con preghiere e azioni di grazie... Erano veramente perfette adorazioni da parte di presuli, riti sacri di presbiteri e, nella Chiesa, istruzioni degne di Dio, manifestate sia col canto dei salmi, con l'ascolto delle parole che Dio ci ha trasmesse, sia con il compimento di liturgie divine e mistiche" (Eusebio di Cesarea).
Il Popolo di Dio oggi, ancora una volta, fa grande festa per la dedicazione di una Chiesa ove invocher� il nome del Signore, si nutrir� della Sua parola, vivr� i Suoi sacramenti. Tutti oggi gioiscono e ringraziano il Signore perch� un sogno si � attuato, perch� le fatiche e i dolori del Pastore della Comunit� di S. Luca Evangelista, benedetti da Dio, hanno trovato il loro coronamento.
Il Popolo di Dio oggi fa grande festa perch� celebra anche il proprio mistero, la dedicazione "del tempio vivente del Dio vivente". Dio ha fatto del cuore dei fedeli il suo tempio spirituale.
Con le parole d'un Padre della Chiesa, perci�, a tutti io ripeto: "Vuoi trovare una Chiesa tutta splendente? Non macchiare la tua anima con le sozzure del peccato. Se tu vuoi che la Chiesa sia piena di luce, ricordati che anche Dio vuole che nella tua anima non vi siano tenebre. Fa' piuttosto in modo che in essa, come dice il Signore, risplenda la luce delle opere buone. . . Come tu entri in questa Chiesa, cos� Dio vuole entrare nella tua anima" (S. Cesario di Arles).
Capua, 16 settembre 1989 + Luigi Diligenza
Un po' di storia
S. E. Mons. Tommaso Leonetti, Arcivescovo di Capua, nel 1966 lanci� l'idea della costruzione di una Chiesa da dedicarsi a S. Luca Evangelista per accogliere i fedeli di una nuova comunit� parrocchiale che intendeva erigere nel territorio di Casapulla.
La Parrocchia fu eretta con decreto arcivescovile il 2 febbraio 1977, n. 274, fu riconosciuta con decreto del Sig. Presidente della Repubblica in data 27 agosto 19 77, n. 794 e il Sac. D. Filippo Melone ne fu nominato primo Parroco il 5 novembre 1977.
La costruzione della Chiesa, per varie ragioni, segn� il passo. Il nuovo Arcivescovo, Mons. Luigi Diligenza, nel 1980 affid� all'Ing. Francesco Luigi Maria Perrotta l'incarico di redigere il Progetto che successivamente venne approvato dalle due Commissioni di Arte Sacra, Diocesana e Pontificia.
Superate difficolt� di ordine burocratico ed economico l'Arcivescovo, Mons. Luigi Diligenza, il 7 aprile 1.984 benedisse la prima pietra della Chiesa S. Luca Evangelista situata lungo la Statale Appia Km. 209/500.
I lavori furono affidati all'Impresa Albarella.
Inizi� allora un meraviglioso gioco della provvidenza, che nei cinque anni intercorsi, tra difficolt� e sofferenze, gioie ed amarezze, ha guidato e sostenuto il Parroco che � stato confortato anche dall'affetto, incoraggiamento e aiuto della sua Comunit� e di tante persone di buona volont�.
Oggi 16 settembre 1989, con la dedicazione della Chiesa, Parroco, Comunit�, Benefattori, con animo grato, celebrano le meraviglie del Signore.
Sac. Dott. Filippo Melone
Progetto di arredamento e decorazione
Il progetto di arredamento e decorazione della nuova chiesa � stato affidato al CENTRO DOMUS DEI di Roma, uno dei centri pi� importati d'Europa, per la sua progettazione, arredamento e restauro di chiese nuove e preesistenti.
La scelta del CENTRO DOMUS DEI � stata dettata da due motivi: la conoscenza del problema "Architettura-Liturgia", ampiamente riconosciutagli, l'esperienza maturata in molti anni di attivit� che ha permesso di utilizzare il progetto come strumento reale di programmazione economica ed esecutiva del cantiere.
Sin dal primo sopralluogo del coordinatore della Sezione Architettura, Architetto Giuseppe Ponzio, si � stabilita un'intesa con l'ingegner Perrotta, progettista della chiesa ed il parroco della suddetta, Don Filippo Melone, sulle problematiche che le esigenze liturgico-pastorali e spaziali della chiesa, all'epoca allo stato rustico, ponevano.
Dal primo schema planimetrico d'intervento sono emerse talune difficolt� inerenti l'aspetto compositivo per il particolare impianto della chiesa. L'esistenza di due navate, convergenti verso un centro, ha comportato un disegno del presbiterio ben marcato dalla linea delle pedane che sintetizza la pluralit� delle direzioni (asse ingresso-fondo delle due navate). Tuttavia l'intesa creatasi fra gli architetti della Domus Dei, il progettista ed il parroco, ha portato ad uno sviluppo armonico del progetto sino alla soluzione definitiva che vediamo realizzata.
Altro aspetto importante, gi� presente nel programma generale, le vetrate, � stato risolto dallo stesso Centro Domus Dei che si � fatto carico della parte artistico-progettuale e di quella realizzativa nei propri laboratori siti in Albano Laziale. La parte artistica in questione � stata curata dal Professor Ernesto Tross.
Anche il mosaico e gli oggetti in bronzo, opere di artisti facenti parte dell'equipe della Domus Dei, sono stati realizzati dallo stesso Centro.
Un'ultima annotazione riguarda la riuscita del programma iniziale che prevedeva il raggiungimento degli obiettivi di carattere liturgico-progettuali oltre che il mantenimento dei costi prefissati.
In particolare si � cercato di interpretare il progetto nelle varie fasi di attuazione, mantenendo sempre quel carattere di originariet� e unitariet� che, in funzione di ci� che le nuove norme liturgico-pastorali prevedono, a seguito del Concilio Vaticano II e dei documenti della conseguente riforma in materia di arte e architettura sacra, si era prefissato.