La Madonna delle Lacrime che ha pianto dal 25 febbraio al 16 marzo del 1955
E� intenta alla recita del rosario, facendo eco a �Radio Maria�, quando mi accoglie con il suo solito largo sorriso; ma sono gli occhi che s�illuminano allorch� le spiego il motivo della visita e d�istinto prende l�immagine della Madonna con il Bambino, messa in buona mostra sull�altarino improvvisato sulla balaustra del caminetto, e la bacia ripetutamente.
Zia Maria Maddaluna classe 1926 ottant�anni ma non li dimostra.
Cos� inizia la sua testimonianza:
�Villa Industrioso� costruita nel giardino di �tre parole� (termine che ne derivava dalle tre pietre miliari che delimitavano i tre moggi di terreno della propriet�) era di propriet� della sig.ra Industrioso Alfonsina moglie del prof. Lembo di Napoli, specialista per la cura della sterilit� femminile.
I coniugi usavano passare ogni tanto qualche giornata in questa residenza casapullese accompagnati dalle tre collaboratrici domestiche.
L�ingresso del giardino era sovrastato da un�insegna con la scritta �Industrioso-Lembo�.
Il pian terreno della villa era abitato dal sig. Giuseppe Fumante, la moglie Carmela ed i suoi cinque figli.
Giuseppe coltivava quel giardino con l�aiuto di un somaro; i frutti che ne ricavava li vendeva per il paese.
Per tutti era �Peppino o� ciardino�.
Il prof. Lembo, non sopportando il peso di non aver potuto avere figli n� con la moglie n� con altre, proprio lui che curava con brillanti risultati la sterilit�, con un colpo di pistola alla tempia si tolse la vita e la sig.ra Industrioso, facendo testamento dal notaio Tozzi di Napoli il 30/04/1949, assegn� tutta la propriet� alle �Suore dell�Istituto delle Povere Figlie delle Stimmate� dette �Stimmatine� allo scopo di far edificare su quel terreno un istituto religioso (forse un ospizio).
La sig.ra Cannerale Anna di Caserta in vista delle sue nozze con Lombarda Mario si trasfer� a Casapulla affittando dalle suore il primo piano di villa Industrioso.
Le condizioni economiche, a suo dire, non le permettevano nemmeno di comprare il quadro da porre �ncapo o� lietto�.
Le nozze le festeggi� dando un piccolo ricevimento nel giardino della villa e per quel banchetto compr� a credito da zia Maria trenta fette di carne e due lacerti.
Un suo parente le regal� per le nozze un quadro raffigurante la Madonna con il Bambino fra le braccia. Zia Maria, presente all�apertura del pacco, alla vista di quell�immagine, protetta nel suo imballo da tanti trucioli, esclam� �Oh quanto � bella questa Madonna ed il Bambino com�� capriccioso�.
Fu cos� che arriv� la �Madonna delle lacrime� di Casapulla regalo di nozze per un�umile sposa.
Pochi anni dopo (uno o due) il 25 febbraio del 1955 l�evento inspiegabile miracoloso:
- dagli occhi della Madonna sgorgano lacrime -.
La notizia si sparse e ben presto vi furono ininterrotte visite e veglie di preghiera.
La stessa zia Maria, lei che ogni giorno non mancava mai una visita a quell�immagine miracolosa, fu testimone per due volte del miracolo.
C�era chi le �lacrime� le raccoglieva con un batuffolo d�ovatta strofinandolo poi su una parte del corpo malata e ne riceveva guarigioni.
Le lacrimazioni continuarono fino al 16 marzo del 1955.
La sig.ra Cannerale Anna, ormai per tutti �la signora della Madonna�, torn� a Caserta ma senza il suo quadro miracoloso che rimase custodito dalle suore.
Queste cos� si trasferirono al primo piano e si adoperarono per la costruzione di una cappella al piano terra. Vi riuscirono anche con l�aiuto dell�onorevole Mazza.
Cos� La Madonna ebbe la sua cappella al piano terra di villa Industrioso.
I pi� vicini parteciparono come poterono per addobbarla:
La mamma di zia Maria compr� sei sedie, lei il campanello da suonare durante l�Elevazione e la tovaglia dell�altare in tela d�Olanda dove ricam� tante margherite, mentre la sig.ra Franca Piccicacchi le tende delle finestre.
Il Vescovo fece sistemare il quadro miracoloso in una teca che fu posto nella cappella.
Una cassettina d�oggetti d�oro, che un tale di Caserta aveva donato dopo aver recuperato l�uso delle gambe in maniera miracolosa, fu sistemata accanto al quadro.
Il miracolo della Madonna delle Lacrime avvenuto a Casapulla per� non fu mai riconosciuto dalla chiesa.
Con il passare del tempo, l�interesse and� spegnendosi fino a che le suore, nella persona di Lalli Amalia, vendettero il �giardino di tre parole� in due diversi momenti:
Il 30 giugno del 1963 la parte adiacente a Via Rimembranza.
Il 19 maggio del 1973 la restante parte, oggi adiacente alla villa comunale dove era costruita villa Industrioso.
Il quadro fu recuperato da don Andrea Monaco che lo custod� gelosamente in una teca nella cappella di S. Elpidio dov�� tuttora.
La zia cos� termina la sua testimonianza e recita un�orazione ideata a posta per la �Madonna delle Lacrime di Casapulla�. Scatto qualche foto alla zia prima di lasciarla e nel salutarmi affettuosamente mi raccomanda di pubblicarla al pi� presto.
Da altre fonti si � poi saputo che il crocefisso, unito agli otto candelabri che addobbavano l�altare della cappella, furono recuperati tra le rovine di villa Industrioso, ormai pericolante, da Gaetano D�Angelo e consegnati per mano della zia Maddalena a don Filippo Melone che li dispose sull�altare della cappella Melone, mentre ex-voto in argento furono dispersi tra le macerie.
La villa, ormai pericolante, fu abbattuta e tutta la zona edificata.
Tutto quella che rimane oggi nel "giardino di tre parole" a ricordo dell�evento, � una targa posta ai piedi di una statua di una Madonnina.
Casapulla 20.11.06
Pietro Granatello