Poco oltre il Palazzo Buompane si apre l'ariosa Piazza Giovanni XXIII, dominata dalla mole della
Chiesa Parrocchiale di S. Elpidio Vescovo, che, secondo la tradizione, sarebbe stata edificata
dallo stesso S. Elpidio nel V secolo d. C., sulle rovine dell'antico tempio di Apollo. Un manoscritto del
1386, il "Liber vita et miracula S. Elpidii Episcopi et Confessoris", dice espressamente che
S. Elpidio nacque a Casapulla e che, a causa del suo colorito scuro, fu soprannominato "l'africano",
smentendo la tradizione che fa di S. Elpidio un vescovo di origine africana.
La Chiesa di S. Elpidio fu modificata pi� volte, nel IX-X secolo e nel XV, fino a quando,
tra il 1733 e il 1758, il parroco don Stefano Peccerillo promosse opere di ampliamento e
di ristrutturazione, secondo i canoni stilistici settecenteschi. Alla fine del 1770 fu totalmente
ricostruita, su disegno dell'architetto regio di scuola vanvitelliana Domenico Brunelli, che rifece
la facciata, tra il 1791 e il 1811, di chiaro gusto neoclassico e divisa in due ordini, scanditi da
lesene disposte in maniera regolare. Il finestrone centrale � chiuso da un vetrata raffigurante
S. Elpidio, realizzata nel 1998. Sul fianco sinistro svetta il campanile, eretto tra il 1697 e il
1791 in stile neoclassico, ma con cuspide maiolicata di gusto arabeggiante.
L'interno, suddiviso in tre navate coperte da volte a vela, si caratterizza per la ricchezze e
sontuosit� delle decorazioni, fondendo abilmente insieme lo stile neoclassico delle forme e quello
barocco degli ornamenti dorati. A destra dell'ingresso si apre l'aula battesimale con battistero in
marmo di Mondragone del 1790 e nella lunetta affresco coevo del Battesimo di Ges�. Nella navata destra
si susseguono cinque altari di marmo policromo, databili tra il XVII e il XVIII secolo, mentre sul fondo
si apre la Cappella dal SS. Rosario del XVI-XVII secolo,
con tele del pittore Paolo de Maio del XVIII secolo, con annesso oratorio del 1738.
La navata sinistra si apre con la splendida Cappella del Monte dei Morti del 1690, capolavoro
d'arte barocca, con le volte e la cupola affrescate con scene escatologiche, opera di Tommaso
Giaquinto del 1701. La sagrestia e l'oratorio del Monte dei Morti conservano preziosi arredi,
stalli e portali lignei del 700. Connessa alla Cappella del Monte dei Morti � la Cappella dei Santi,
che conserva statue lignee e di cartapesta di Santi. Lungo la navata sinistra sono collocati, poi,
due altari del XVII secolo, la Cappella di S. Elpidio del 1950, con statua lignea del Santo Patrono
del XVI secolo, e la Cappella del Corpo di Cristo del XVI secolo, con tele di Paolo de Maio, con annesso
oratorio del 1707.
L'altare maggiore � del 1755, disegnato dall'architetto Luca Vecchione, come
la balaustra marmorea. La pala d'altare con la Sacra Famiglia � di Paolo di Maio, mentre le tele alle pareti
laterali sono di Domenico Mondo e raffigurano scene della vita di S. Elpidio, tutte del XVIII secolo.
Affacciato sulla Piazza Giovanni XXIII, all'inizio di via IV Novembre, si trova il Palazzo Stellato,
con annessa Cappella di S. Maria di Costantinopoli (secolo XVII). Fu edificato agli inizi del 1600 dalla
famiglia Stellato, originaria di Caturano. Dell'impianto originario del palazzo resta la bella facciata,
con le finestre sormontate da un fregio in stucco con motivi vegetali e cornici aggettanti,
il portale con agli angoli fregi vegetali in stucco e in alto il blasone e l'atrio con la volta decorata
da un affresco con lo stemma nobiliare. La cappella, il cui portone � sormontato da un affresco raffigurante
la Madonna col Bambino entro una nicchia, � stata purtroppo oggetto di un furto, che ha
causato la perdita di tutti gli arredi e le opere d'arte.