Nel giugno 1980 cinque amici Amodio Vincenzo, Cepparulo Paolo, Di Lauro Gennaro, Massaro Antonio, Sepolvere Antimo si dettero appuntamento per giungere a Montevergine in pellegrinaggio in bicicletta fondando quella che ormai � divenuta una tradizione per il nostro paese coinvolgendo in questi anni pi� di centosessanta persone. (folgio excel)
Il pellegrinaggio a Montevergine in bicicletta di Casapulla
Sono le 4,45 del mattino di domenica 22 giugno 2008.
L�appuntamento � in via Pietro Musone fuori la casa di Ciccio
I camion di Silvestro e Marcello con l�immagine della Maronna Nera Mamma Schiavona in bella mostra sono gi� allestiti e carichi delle vettovaglie e dei bagagli dei pellegrini.
La sig.ra Maria � alle prese con l�ennesima macchinetta mentre Ciccio ne dispensa il caff� che � ben gradito ai quaranta pellegrini che arrivano alla spicciolata. Poi inforcando i pedali nel silenzio delle viuzze deserte del paese alle cinque del mattino, quando il sole ancora non si � levato, prendono la strada per Montevergine :
inizia il 29� pellegrinaggio a Montevergine in bicicletta di Casapulla
La notte passata insonne per l�insolita sveglia sembra non averli sfiorati e cadenzando lentamente i colpi sui pedali sfilano per la strada dove fa eco il loro brusio.
Si sistemano affiancandosi l�uno all�altro e scambiandosi saluti e qualche battuta si preparano per lunga passeggiata.
Il gruppetto sfilacciandosi e ricompattandosi continuamente, quando il sole ormai � gi� alto arriva con un venticello contro ad Arpaia quasi a saggiare la fatica che li attende e poi gi� in discesa alla volta di Montesarchio mentre le gambe si distendono un pochino. Giunti a San Martino Valle Caudina sentono Casapulla ormai lontana e ci si rende conto che il paesaggio � cambiato.
Il Massiccio di Montevergine che fa parte del Partenio, catena montuosa dell�Appennino Campano, � ormai in vista.
Tranne qualche breve tratto la strada � tutta in salita.
Il gruppo dopo aver macinato met� strada, fa sosta dopo Roccabascerana dove chi si prende cura di loro ha preparato uno spuntino per farli rifocillare.
Ancora con la merendina tra i denti si rimettono in sella e senza che le gocce di sudore si siano fermate riprendono la strada.
Pannarano, Pietrastornina, Sant�Angeloa Scala vengono guadagnate ed alla fontana di quest�ultimo paesino riempiono le propri borracce .
Ospedaletto con i suoi tipici negozi � ormai alle spalle e dopo 60 chilometri non certo facili li aspettano gli ultimi dodici chilometri che li divide dalla meta.
Ognuno si affianca al suo compagno di sempre per farsi forza ed affrontare le ultime fatiche.
I primi due chilometri scorrono facili ma gli altri si fanno sentire e cos� pedalata dopo pedalata arrancando e sudando passano accanto al tipico locale �il Casone� e qui come d�incanto si fa scorgere per la prima volta Il bianco Santuario di Montevergine, bello e maestoso ed il cuore ha un sussulto. La meta � prossima.
Per quanto sembra vicino altri sei chilometri andranno fatti e per altre cinque volte il Santuario far� capolino tra i tornanti che si snodano lungo il percorso.
Ora la fatica fatta la salita pi� difficile il sole ormai alto e l�aria pi� rarefatta li lavorano ai fianchi. Le gambe dolgono il fiato � corto la testa pulsa l�acqua della borraccia � ormai un brodo.
C�� chi torna indietro per riprendere il compagno chi spinge il suo e chi mette il piede a terra, ma non lo confesser� mai.
Pedalata dopo pedalata si arriva alla fermata della funicolare la meta � vicina un ultimo chilometro li divide ma � quello pi� duro.
Con la testa bassa percorrono controvento le ultime due curve e finalmente per la sesta ed ultima volta vedono il Santuario in prospettiva .
Alla fine dopo pi� di quattro ore mettono i piedi a terra e varcano la soglia del Santuario.
La fatica li ha svuotati ed ormai privi di energia grondanti di sudore entrano e qui si inginocchiano uno ad uno sull�ultimo scanno. Volgono lo sguardo a quell� icona della Madonna che sovrasta l�altare, un brivido li percorre lungo la schiena ed un timido e flebile grazie Le viene rivolto .
Quante volte si sono chiesti del perch� di questo rito:
sacro o profano ?
Ora qui non hanno pi� dubbi tutto � stato fatto per Lei l� amorevole mamma li accoglie uno ad uno.
E� passato un altro anno e sono ancora qui ai suoi piedi con tutti i loro limiti le loro mancanze umane le loro preghiere e qui sono venuti a rappresentare i loro cari che hanno lasciato a casa.
Questa la loro preghiera che Le levano insieme alle proprie e pi� intime intenzioni.
O MADONINNA NOSTRA,
TU CHE CI ACCOGLI BENEVOLA OGNI ANNO NELLE TUE AMOROSE BRACCIA,
TU CHE CI FAI VIVERE MOMENTI DI GRANDE AMORE E FRATELLANZA,
FA CHE NOI, INSIEME CON I NOSTRI CARI, PELLEGRINI DEL MONDO
POSSIAMO SEMPRE TROVARE NELLA TUA INFINITA MISERICORDIA,
PACE, SERENITA� E AMORE
E FA CHE NELLA COMUNIONE DI UMILTA�
CON IL TUO AMATO FIGLIO E NOSTRO SIGNORE GESU� CRISTO
POSSIAMO ALLA FINE DEL NOSTRO PELLEGRINAGGIO RAGGIUNGERE
CON IL TUO AIUTO
IL POSTO CHE LUI HA RISERVATO PER NOI
NEL SUO REGNO�
Casapulla 23-luglio-2008
a cura di
P. Granatello