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Giuseppe Orsi
Da: GLI UOMINI ILLUSTRI DI CASAPULLA
Di : Avv. Raffaele Orsi
CONFERENZA TENUTA NEL SALONE COMUNALE DI SANTAMARIA CAPUA VETERE
IL 5 OTTOBRE 1930 (VIII E.F.)
SIGNORE, SIGNORI
Sono lieto di parlare in questa mia citt� di adozione del paese natio
Casapulla, il quale ha avuto la fortuna di essere aggregato a questa evoluta e
fiorente citt�, che acquista sempre maggiore bellezza sotto l�alta e paterna
direzione dell�illustre Podest�.
...
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GIUSEPPE ORSI
Mio diletto nipote, figlio del Dottor Nicola e di Cimmino Concetta,
quantuque nato a Napoli il di 2 gennaio 1885, il padre era oriundo di Ca�sapulla,
sebbene i morti per la patria hanno una sola patria, l'Italia.
Tenente dell'84� reggimento fanteria, nel fior degli anni, nell'ottobre del
1911, dalla'divina citt� di Alighieri, la bella e gentile Firenze, part� col primo
scaglione per la guerra libica.
Il baldo e coraggioso giovane si trovo nel 26 ottobre 1911 Sidi�el�Mesri nel
furore della terribile battaglia, quando, in quell'alba sanguigna, tutta la oasi era un'
ara fumante, fra un grandi�nare continuo di proiettili mortali.
La giovinezza e la preparazione spirituale fu�rono la spinta potente delle sue
eroiche gesta.
Forte di animo e di pensiero, fu audace: col cuore impavido, coll'animo
risonante del palpito della giovinezza, col desiderio della gloria del suo
reggimento, oppose con la 7a compagnia, da lui comandata, la forza gagliarda ai
fieri assalti del barbaro nemico, soverchiante di numero. Poco pi� di cento soldati,
pel diritto d'Italia, contro due�mila, il posto assegnato mantennero. Alla grande
offensiva nemica opposero: di qui non si passa e non passarono, ripetente uno di
quei fatti:
Che la storia porr� certamente
Accanto ai combattimenti
di Leonida e dei Fabii.
Il tenente Orsi diede esempio mirabile di eroi�smo, che non piega, non
indietreggia: Volont� di vincere, noncuranza di morire: Vincere necesse est,
vivere non est necesse,
Combatt� da prode, sembr� ingigantire, esor�tando i suoi soldati con la
voce e coll'esempio.
Come disse su quella memorabile battaglia un Deputato militare alla
Camera: Bisognava sal�vare l'Italia dallo sconcio di veder rigettate a mare
truppe e Comando Supremo.
Il tenente Orsi contribu� con la giovinezza sua 'e dei militi al trionfo delle
nostre armi.
Il suo ideale fu l�onore del reggimento e la gloria della patria, L'ultimo
grido suo fu: Avanti, avanti ragazzi! Viva il Re, viva l'Italia!, e cadde trafitto
dalle palle nemiche al capo ed al cuore.
La spalla del soldato fu la sua bara.
Si trov� schiacciato l�orologio da una palla, ed altra perfor� nel portafoglio la
reliquia pi� cara, che il valoroso combattente aveva portato nelle lontane plaghe,
il ritratto del padre suo. Anche i ricordi e gli affetti tenaci si rinsal�darono col
piombo nemico.
Cos� quella gagliarda giovinezza fu immatura�mente infranta:
Cos� volle la patria e cos� sia.
Sua Maest� il Re volle ricordare questo giorno glorioso e concesse la
pi� ambita, la massima ri�compensa al valore militare, la medaglia d'oro alla'
bandiera dell'84.� reggimento fanteria.
Il Generale Caneva, Duce Supremo della guer�ra, nella relazione ufficiale
sulla battaglia del 26 ottobre 1911 dichiar� eroe il tenente Orsi.
Gabriele d' Annunzio, nelle aure canzoni dei Trofei e della Diana, con altri
eroi, dai nomi oscuri ingigantiti, lo immortal�:
Sorride un morto all'invisibil gloria
Il paradiso � all�ombra delle spade
E la delizia � il fior della vittoria.
Verso Mesri un eroe nomato Astorre
Ha tolto all'orda lo stendardo verde
E tutto il fronte alla riscossa accorre.
Su, compagnia dello stendardo verde
Ottava! Su la settima col prode
Orsi...
Ai valorosi caduti fu eretta una tomba. Il poeta prosegue:
All'ombra di una palma, sul confine
Dell'oasi, una croce rude � fitta
In un tumulo cinto dalle spine.
Nome inciso non v'�, non lode iscritta,
Altro segno non v'�, se non l'eterna
Solo una nudit� vi splende invitta,
La Croce..
In effetti il tenente Orsi fu tumulato nella via sacra a Enri presso Tripoli,
lontano dal patrio sole e dalla famiglia, ma con l'affetto dei commi�litoni, i quali
gli eressero una tomba, all'ombra delle palme, una rude colonna spezzata con
sopra una croce e con la semplice ma eloquente iscrizione:
QUI ORSI
Oh grandezza di tomba!; il silenzio � un inno senza voce nella bellezza
dell'infinito, ed il sonno della morte men duro.
Il Governo del Re onor� tanto eroico valore e sacrificio con medaglia d'oro,
accompagnata dalla seguente motivazione:
<< Avvertito il tenente Orsi, con il grosso della compagnia si ritirava,
ordin� al suo plotone di serrarsi intorno a lui, dicendo: Questo � il nostro posto,
stringetevi intorno al vostro te�nente, qui dobbiamo sostenere l'onore del nostro
reg�gimento >>
Tale medaglia d'oro in Piazza Plebiscito a Napoli, in forma solenne, fu
consegnata dal Duca D'Aosta ai genitori, i quali la conservano, con altri cimelii,
sotto la immagine del figlio, ed � la. pi� sacra reliquia, pegno del sangue versato
per la grandezza della patria.
Il distintivo della medaglia d'oro fregia il petto degli eroici genitori del
figlio eroe.
A cura dei Professori e discepoli del Regio Liceo�Ginnasio Genovesi
di Napoli, che ebbe alunni i tenenti Orsi e Fiorentino, altro prode caduto, fu
inaugurata una lapide nell'atrio dell'Istituto. :
Il Comune di Napoli appose una lapide alla casa in via Foria, con la
seguente epigrafe:
IN QUESTA CASA
EBBE IL PRIMO BACIO MATERNO
E QUI EBBE ANCHE L'ULTIMO
GIUSEPPE ORSI
CADUTO GLORIOSAMENTE A SCIARA�ZAVIA
IL GIORNO XXVI OTTOBRE DEL MDCCCCXI
MENTRE INCITAVA
AD ESTREMA EROICA RESISTENZA
UN MANIPOLO DI PRODI
STRETTI .FINO ALLA MORTE INTORNO A LUI
NEL SACRO NOME D'ITALIA.
���������
AD ONORARE LA MEMORIA
DEL VALOROSO FIGLIO DI QUESTA TERRA
IL OOMUNE DI NAPOLI
POSE
Anche il suo reggimento di guarnigione a Firenze, fece murare nel
vestibolo del quartiere una lapide che ricorda la doppia medaglia d'oro al valore
militare decretate alla bandiera ed al tenente Orsi.
Il Comune di Napoli ha creato una Scuola all'Aperto alla Via Seripando
a S. Giovanni a Carbonara, che ha intitolata all'eroico tenente Orsi, ed ogni
anniversario ne fa la commemorazione con distribuzione di premi dati dalla
famiglia.
Il suo nome � inciso nell'ara votiva di S. Chiara a Napoli.
L'Opera Nazionale Balilla form� nel decorso anno nei Comuni Vesuviani
una nuova Legione N. 168, che a Lui intitol�, e con cerimonia so�lenne furono
inaugurati il labaro e le fiamme do�nati dai genitori.
Costoro, a perpetuare la memoria del figlio, han donato al di lui reggimento
un certificato in�testato sul Debito pubblico, la cui rendita forma due premii, che
in ogni anno vengono assegnati a due soldati della 7.a compagnia, che abbiano
dato prova di disciplina e di spirito militare. Tale istituzione � stata eretta in Ente �
morale.
Ora la sua salma trovasi tumulata nella Cap�pella votiva de11' 84�
reggimento fanteria a Sciara Zavia per riposare per sempre nella terra, che il suo
sangue generoso bagn�.
Con tante pubbliche manifestazioni il nome del tenente Giuseppe Orsi,
sempre presente, resta sacro per insegnare ed ammonire, come nelle ore grandi, si
sappia difendere la patria e morire per essa.
Ben risorge e vive chi per la patria cadde ne la santa luce delle anni.
a cura di P.Granatello
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