|
III parte Dagherr�tipi - Le Janara
La vecchiaccia stava male.Scheletrica aggrinzita, sembrava un "capriccio" del Goja.
Sprofondata nel saccone di preglie, sola con la sua disperazione, recitava il de profundis.
Non lo recitava quando la giovinezza le gonfiava petto e cosce, e gli occhi avevano profondit� oceaniche.
Allora no: allora rideva delle disgrazie altrui, forse ne gioiva.
Clorinda.
Jan�ra.
Bella, prosperosa, sprezzante, aveva fatto impazzire gli uomini.
Aveva stipulato un patto col diavolo: la sua anima in cambio dell'onnipotenza.
Si trasformava in cavalla, in pioggia, in fiamma, in grandine: il tempo di dire amen.
Ne aveva fatto piangere figlie di mamma!
Senza rimorsi.
A volte solo per dispetto.
E rideva rideva rideva.
Ora, vecchia malata, implorava piet�.
E sarebbe bello ...!
Cos� mor�.
A un'ora di notte di un piovoso venerd� di novembre.
Nei dintorni, puzza di zolfo e rumore di catene.
Miciluck si segn� tre volte e sput� in ciascun angolo prima di avvicinarsi alla salma.
"Agli'e ffravagli'e ffattura ca non quaglia"
Il prete non entr�: benedisse la salma stando sulla soglia.
"Acqua persa"
Fosse stato per lui, neanche si sarebbe scomodato.
Eh si, perch�, se a questa gente che crede di fare il proprio comodo contro tutto e tutti, non si dice con fermezza che certe libert� non s'accordano alla morale cristiana, qua va a finire che ti mettono i piedi in faccia, tanto quel fesso del prete lo stesso viene a benedirti e a darti il lasciapassare per il Paradiso.
Il fatto � che bisogna render conto ...
Perci� c'era andato, ma dalla soglia.
Procedamus in pace!
Il corteo: Pent�a col Crocifisso, il carro funebre, il prete con Miciluck.
Il bambino col secchiello dell'acqua santa non c'era: sua madre lo aveva sequestrato.
All'angolo della parrocchia il prete esit�: il pericolo di inimicarsi i fedeli era reale.
Quel timore a momenti lo fotteva.
Solo il pensiero del Vescovo lo fece decidere ad entrare.
Fu una cerimonia breve: due avemaria alla don Carluccio, una riasilla tra il sacro ed il profano, e via di corsa al camposanto.
Infossata: una crocetta, un nome, una data.
Ma di Clorinda si continu� a discorrere.
Donna Prizzida raccont� che quella strega si intrufolava in casa sua sotto forma di gatto, ascoltava e riferiva in giro.
-Figuratevi che la gente seppe pure che mio marito non arrizzava pi�.
-E voi come faceste per scoprirlo?
-Aeh!... Il gatto aveva l'abitudine di mettersi intorno al braciere tra me e mio parito; una sera arroventai la paletta e gliela sbattetti sul muso, all'improvviso. Da allora quel gatto non lo vidi pi�, e l'amica tenne le labbra bruciate per circa un mese.
La sua vendetta? Le rub� il marito.
-Ma se non arrizzava!
-Con me: ma con quella ... Quella riusciva a far resuscitare i morti.
Giustamente.
Le comari ammiccavano: il marito gliel'aveva rubato prima, e il fatto dell'impotenza era una scusa.
-Beh, ma cos� voi non credete a niente!
Carmela era tranquilla: lei l'aveva capito subito ch'era janara: le butt� addosso un pizzico di sale e quella cominci� a pisciare che a momenti s'allagava la casa.
Un metodo pi� pulito per scoprire le janare � di mettere un piede su quello del celebrante al momento dell'orate frates: tutte quelle presenti in chiesa, appaiono subito con un bel paio di corna ai lati della fronte.
Non � dato sapere se con la messa in italiano l'effetto � lo stesso.
Zi' Manecarita, invece, l'aveva scanagliata senza troppe complicazioni: mentre discorrevano, infisse sotto la sua sedia una forbice a punta divaricata: ci rimase inchiodata.
E' un sistema garantito.
Inoltre � una punizione giusta e severa: se non levi le forbico, quelle ci fanno i vermi l� sopra.
Anche se, bisogna dire, conoscono tutte le arti per sfuggire al castigo.
Sanno commuoverti, convincerti, ammaliarti.
E ti fottono con la rima baciata.
Come successe a Stefanino: ogni notte una janara gli si sedeva sul petto fino a soffocarlo: e ci sarebbe riuscita, poich� gli avevano fatta una fattura a morte.
Una colta che Stefanino era sveglio, l'afferr� per i capelli, ma quella subito:
-Che sso' chisti?
-So' ccapill'.
-E i' fui' comm''a na nguill'!
Hai capito?
Cicciotto no, Cicciotto la fottette:
-Che sso' chisti?
-'A fess''i m�mmeta!
Ed era Clorinda.
Mai a nessuno l'aveva rivelato.
Ma ora ch'era morta ...!
A Sill�poli le janare risiedettero a lungo.
Con gli Americani se ne vedeva ancora qualcuna che nelle notti di plenilunio si denudava, s'ungeva il corpo d'olio e si lanciava dal mezzanino:"Sott'acqua e sottavient' sott''e nnuci'e Bnvient'!"
Poi scomparvero.
Colpa dell'assistenza sanitaria nazionale.
Prof. Marmo
Racconto letto: 1765 volte
<< precedente [0][1][2][3][4] successiva>>
| Ci sono 1 commenti |
da: www.vampiri.net
|
|