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V parte Dagherr�tipi - Rafiluccio
Ferdinando IV, il re lazzarone, visse gran parte degli oltre sessant'anni di regno, nel casertano.
L'orto sperimentale, l'industria della seta, le riserve di caccia.
E i bastardelli disseminati nel circondario.
A chi accettava di sposare le sgallettate, il marchesato.
A Sill�poli eran quasi tutti marchesi.
Gli ultimi discendenti vivevano di magre rendite e del blasone.
Sotto gli androni dei venti e passa palazzi nobiliari, a rilievo o solo dipinti, i severi stemmi gentilizi.
Un quarto, due quarti, tre quarti ed anche quattro quarti di nobilt�: dipendeva dal peso delle corna che quel progenitore s'era dovuto accollare per ottenere l'investitura.
Colaniello ne aveva uno soltanto.
Il resto era dabbenaggine.
Vestiva all'antica: giacca stretta in vita a quattro bottoni, pantaloni rigati a piede di tavolino, ghette bombetta e bastone col pomo d'argento.
-Colani�, chi � il vostro sarto?
-'A bbonanem' 'e Satore.
Quante gliene combinava Rafiluccio, un ciabattino claudicante che esercitava in un basso del Colaniello.
-Oggi ho fatto Napoli-Caserta in due ore.
-Come mai ... s'� guastato il treno?
-Quale treno ... a piedi.
-Rafil� non dite fesserie.
-Questo non mi crede: ti ripeto che da Napoli a Caserta ho impiegato giusto due ore.
Colaniello origliava: i due compari lo tenevano d'occhio.
-Rafil�, pensatela come volete, ma io non ci credo: voi raccontate palle.
-E va be', racconto palle. E allora dev'essere una palla anche che don Colaniello m'ha visto arrivare a piedi verso le due di questo pomeriggio.
Colaniello irruppe:
-Si, t'ho visto, ma mica si capiva che venivi da Napoli: potevi benissimo venire da Caserta dopo esservi giunto col treno.
-E invece venivo proprio da Napoli, don Colani�!
-Con quella gamba?
-Perch�, che ci avete da dire a questa gamba?
-Che sei sciancato e non puoi certo camminare come uno buono.
-Questo lo dite voi: ve la volete fare una corsa?
Colaniello esit�, quasi accettava:
-Ma perch� a piedi, col treno che c'�.
-E se voi non mi fate parlare: dovete sapere che quando il capostazione di Napoli m'ha detto che mancavano novanta minuti al treno, ho pensato subito di incamminarmi e di prenderlo poi a Casalnuovo.
-E sei rimasto fottuto.
-Ma quando mai: a Casalnuovo ci volevano ancora sessanta minuti all'arrivo del treno. E che ci facevo l�, la muffa? Cosi ho proseguito per Acerra.
-E ce l'hai fatta?
-Certo che ce l'ho fatta: quando sono arrivato io, del treno nemmeno la puzza.
L'aria cominciava a farsi pesante.
Il compare si dava pizzicotti per non ridere.
Colaniello era incerto ma affascinato.
-E che hai fatto?
-Voi che avreste fatto? Ho proseguito.
-Praticamente a Caserta sei arrivato prima del treno.
-Non esattamente: al passaggio a livello di stazione m'ero fermato a parlare con un amico e il treno m'ha superato. Per� una faticaccia don Colani�, mi dovete credere; quella liretta che ho risparmiato dovr� spenderla per le scarpe da risuolare.
Nel circolo dei nobili quella sera si accese una dotta disputa:
-Colani�, quanto ci ha messo?
-Due ore esatte.
-Ma questo l'ha potuto fare solo Rafiluccio: una gamba pi� corta � sempre un peso in meno da trasportare ... non vi pare?
Aveva una bicicletta possente con le ruote piene: Dunlop non era arrivata a Sill�poli.
Ogni mattina si recava a Caserta per la spesa: l'abbrivio glielo dava Ntonio.
E l'agguantava al ritorno per farlo smontare.
Fuori palazzo reale, il posteggiatore.
Un giorno c'era gran folla alla reggia: giravano in esterni l'ingresso di Carlo III.
-Che fa tutta sta gente?
-C'� l'entrata di Carlo III a palazzo reale.
Ebbe uno stordimento:"Carlo terzo? Ma non sono morti tutti, i Borboni?"
Si fece largo a fatica e vide i cavalli scalpitanti, la carrozza dorata, la mano del monarca che salutava la folla.
Travolto dell'entusiasmo, si sbracci�, url� con gli altri "viva il re ... viva il re"
Mentre una cinepresa l'inquadrava.
Tornato in paese cercava conferme.
Rafiluccio intu�:
-Don Colani�, che ci raccontate?
-Oggi ho assistito all'entrata di Carlo terzo a palazzo reale.
Un attimo di gelo.
-Zi' Ma', Carlo terzo ... 'o rre.
-E vuoi che non sappia che � Carlo terzo? Quello qua abita,a Cardito e ogni tanto fa la capatina a Caserta.
-Quanto ci mette, un'oretta?
-Col tiro a quattro; col tiro otto ce ne mette met�.
Era troppo anche per Colaniello.
-'A stu sciancato non se po' ssap� na verit�!
Part� roteando il bastone, masticando qualcosa che quel suo quarto di nobilt� non gli consentiva di profferire.
Scomparve in fondo al vico, quasi il protagonista d'una comica d'altri tempi.
Prof. Marmo
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